IL PERCORSO
La partenza del percorso segue il Navile fino a Corticella, per poi proseguire fino a Castello di Castel maggiore, Funo, Castagnolo Minore, Santa Maria in Duno, Bentivoglio, l’Oasi della Rizza, Pegola , Malalbergo.
A Malalbergo sono previste due possibilità. La più bella è storica, prevede di arrivare all’abitato di Malalbergo, subito dopo la chiesa prendere la Via Valle che segue l’ultimo tratto del Canale Navile verso i Portoni che regolano l’immissione nel Reno, quest’ultimo tratto descritto non è fattibile se non con una Mountain Bike per il fondo piuttosto ruvido e sconnesso, allora si percorre, dalla zona industriale un tratto arginale già pedalabile, poi la via Scalone fino a Boschi per ricongiungersi al percorso originario sul famoso ponte in ferro di via Penne.
Ad Alberino c’è una variante che abbiamo tracciato. Evita un tratto di strada della Boaria parecchio trafficato.
Subito dopo Traghetto (passarella Morgone) sono indicate due possibilità, l’attraversameno della passarella attualmente vietato, e la strada Argentana; non è molto trafficata ma le auto la percorrono a velocità molto sostenuta, ultimamente si preferisce il percorso verso Consandolo attraverso le stradine molto belle e in parte sterrate, lungo l’antico percorso del Po di Primaro.
Ad Argenta siamo a circa metà strada e ci sono due scelte. Una prosegue diritto lungo il Reno e una che devia all’ostello di Campotto e prosegue all’interno della valle Santa. Quest’ultimo è un tratto molto interessante in quanto permette uno sguardo privato sulla bellissima Cassa di Espansione Bassarone, territorio di avifauna di passo, per poi rientrare verso il Reno, seguendo l’immissione del torrente Idice.
Successivamente il percorso prosegue sempre sull’argine del fiume Reno, con vista magnifica della valle di Comacchio. E’ possibile effettuare una piccola deviazione a Sant Alberto per provare l’ebrezza vintage del Traghetto.
Al ponte sul Reno della Romea si cambia la sponda del fiume, l’attraversamento si effettua in uno stretto passaggio dietro al guard-rail. Non è purtroppo possibile raggiungere la foce del fiume perchè gli ultimi metri sono terreno militare, il poligono di tiro ci fa solo intravvedere dove il grande fiume si butta nell’Adriatico.
Arrivati a Casalborsetti si segue un tortuoso ed affascinante sentiero dentro la pineta o in alternativa si costeggia sulla ciclabile fino al traghetto di Porto Corsini, e poi in territorio di Marina di Ravenna, sempre tra pinete si giunge alla ciclabile per Ravenna che inizialmente affianca la SS67, poi in sede propria entra nel centro urbano, fino alla stazione dei treni.
Indubbiamente senza una traccia GPX o una guida che conosca bene il percorso è molto difficile ricalcare in bicicletta tutto il progetto, mancando la tabellazione.
Ma il fascino di andare al mare in bicicletta da Bologna resta in ogni caso. Un un giro questo che pur essendo impegnativo per via dello sterrato, è alla portata di tutti, anche con dei bambini. La soddisfazione di andare al mare in bicicletta e le immagini della natura impresse negli occhi ripagheranno della fatica.
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